Mozambico, albino di 17 anni ucciso per rubargli gli organi. ONU: “Traffico sulla pelle degli albini”

Ancora un terribile episodio di violenza ai danni di un adolescente albino di 17 anni che è stato ucciso e mutilato, in Mozambico, nel distretto di Moatize, nel nord est del Paese.
Un responsabile locale, citato dall’agenzia AIM, ha detto che gli assassini “gli hanno amputato gli arti, portando via le ossa e i capelli” ed anche il cervello del ragazzino. “Abbiamo aperto un’indagine per fermare i responsabili di questo macabro crimine” ha detto Lurdes Ferreira, portavoce della polizia.

La violenza è sconvolgente ma non è certamente un episodio isolato, anzi.
Nel triangolo Tanzania, Malawi e Mozambico, gli albini rischiano grosso. Secondo antiche tradizioni tribali, le parti del corpo di un albino valgono migliaia di dollari perché porterebbero fortuna e proteggerebbero dalle malattie. C’è un vero e proprio business sulla pelle degli albini, tanto che i governi locali sono stati costretti alle maniere forti per cercare di proteggere i bambini albini dalla violenza.

Sono decine gli attacchi contro gli albini per cercare di mutilarli e di ucciderli, e portargli via gli organi. Un vero e proprio business dell’orrore.
L’ONU ha ammesso che, riguardo al traffico di organi e arti degli albini, c’è una “rete transfrontaliera segreta, difficile da identificare, e tanto potente quanto quella dei signori della droga, anche se ad oggi nessun trafficante di organi è mai stato fermato”.

Roversi MG.