Terremoto, la casa di Peppina è salva: la regione blocca la demolizione, ci sarà la sanatoria

La storia di Peppina, anziana signora marchigiana, ha fatto il giro d’Italia. La donna, 95 anni, era stata sfrattata dalla sa casa di legno, che aveva fatto costruire dalle figlie su un terreno privato ed edificabile. L’edificio però era stato dichiarato abusivo, anche se l’edificazione era stata correlata di tutti gli studi geologici; mancava il ‘via libera’ alla costruzione, è vero, ma le autorità le avevano assicurato che sarebbe arrivato presto. Tuttavia nei giorni scorsi è avvenuto il brutto colpo di scena: l’avviso di sfratto ed i militari che hanno messo il sigillo all’abitazione.

Ma la vicenda ha avuto una grossissima eco mediatica, soprattutto in relazione al fatto che la vicenda di Peppina è stata presa in considerazione come ‘simbolo’ della situazione precaria che vivono i terremotati. La soluzione è stata trovata, alla fine, dalla regione Marche. L’assessore regionale, Angelo Sciapichetti, ha sostenuto: “Eravamo sicuri di poter trovare una soluzione; i familiari hanno avuto tutte le rassicurazioni e la signora Peppina potrà restare nella struttura provvisoria che ha realizzato. La soluzione resta quella della sanatoria”.

La signora Peppina infatti ne ha diritto perché la volumetria realizzata della casetta in legno, costruita su area edificabile di proprietà della stessa signora, è sostitutiva di quella della casa storica danneggiata dal terremoto”.

Roversi MG.