Gli attivisti di Greanpeace sono tornati all’azione stamattina. Attorno alle 8.30, infatti, utilizzando kayak e barche, sono riusciti ad bloccare la nave in arrivo nell’estuario del Tamigi sulla quale erano stipate centinaia di autovetture della Volkswagen dirette ai consumatori inglesi.
Un’azione mirata, studiata in anticipo con dovizia di particolari. Mentre le imbarcazioni osteggiavano il transito della nave, infatti, circa una quarantina di militanti hanno scalato le recinzioni del Sheernees Port di Kent, dove erano presenti migliaia di automobili della compagnia tedesca in attesa di essere consegnate ai fornitori: “I volontari, tra cui molte madri, padri, e persone provenienti da tutte le sfere della vista, stanno tentando di bloccare tutte le auto diesel della Volkswagen rimuovendo le chiavi.”
Le motivazioni di una protesta simile sono da ricercare nelle critiche alle quali è stato sottoposto il motore diesel a causa della presunta lesività delle sue performance sullo stato complessivo dell’aria e, di conseguenza, sulla salute pubblica. Come ha confermato il professor Jonathan Frigg, uno dei maggiori esperti sull’impatto dell’inquinamento atmosferico sulla salute dei bambini, e fondatore del gruppo Doctors Against Diesel: “Sappiamo che l’inquinamento atmosferico e le emissioni di gasolio possono influenzare notevolmente i bambini, fin dall’infanzia polmonare allo sviluppo di asma.”
“Data la scala del problema dell’inquinamento atmosferico a Londra, è purtroppo prevedibile che vediamo tanti bambini in tutta la capitale, come Sephie, che soffrono di problemi respiratori- ha proseguito-. Ridurre drasticamente le emissioni di gasolio ridurrebbe immediatamente l’esposizione dei bambini e migliorerebbe la loro salute a lungo termine’.
Giuseppe Caretta