Donatella Rago, la madre della 15enne morta stamani dopo che l’ex compagno della donna le ha sparato un colpo di pistola in faccia, è nell’occhio del ciclone a causa di alcuni comportamenti ritenuti “inadatti” ad una persona che sta vivendo un grave lutto, nonchè un dramma familiare difficilmente riassumibile a parole.
A poche ore dal ritrovamento del cadavere del suo ex compagno, infatti, ad una manciata di ore dalla tragica morte della figlia, la donna ha aggiornato il suo status su facebook, aggiungendo un post nel quale si dichiarava incredula per l’accaduto, e ricordava con parole commosse le belle virtù della propria figlia appena deceduta. Forse uno sfogo istintivo di una madre disperata, accecata dal dolore, eppure il suo atteggiamento non è passato inosservato agli occhi del grande tribunale col quale la rete promuove o boccia i singoli e gli atti che li rappresentano: “Signora mia, pensi di più ai suoi figli e meno a scrivere frasi adolescenziali su facebook. Se i suoi figli erano in pericolo per qualsiasi motivo, ci doveva pensare lei a proteggerli. Facile vivere in altra regione e accusare gli altri”, scrive infatti qualcuno sulla pagina del social. A conferma dei detrattori della donna è spuntata fuori anche un’intervista, rilasciata ieri, nella quale Donatella raccontava ai microfoni di Mattino Cinque gli antefatti di questa terribile tragedia: “Quattro giorni fa – ha raccontato la donna – mi chiamò un’amica di giù: ‘Dona, l’ho visto alle scuole con un amico’. Oddio, ho detto, questo qui sta programmando qualcosa. Detto, fatto. Non l’ha fatto quel pomeriggio. Lui sapeva che la bimba andava a scuola. Io ci ho anche litigato al telefono con mia figlia: ‘Mi fai stare male! Lui non può, cioè lui deve poter uscire di qui, l’importante è che non viene sotto casa? Nicolina, io mi sto preoccupando, perché so cosa vuole fare… Tu l’hai conosciuto solamente in quell’istante che ti ha puntato un anno fa il coltello allo stomaco’. Lei mi ha detto: ‘Ma cosa vorresti, mi devo segregare in casa?’. E io: ‘No! Allora sai che c’è? Da domani esci, fatti la tua vita, va bene, ciao!’. Lei: ‘Ciao, ok, ciao’. Le ultime parole dette tra me e la mia figliola”.
“Ditemi che non è vero, che non esistono mamme così – ha scritto una donna mossa da un’evidente rancore -. Ti muore la figlia e tu aggiorni il profilo Facebook. Fai pena, non dovrebbero esistere mamme così”.
G.c.