C’è molta preoccupazione negli uffici della questura di Mestre. Il sospetto è che una guerra fra bande interessate a mettere le mani sul grande mercato dello spaccio di stupefacenti stia riempiendo le strade di droghe sempre più potenti.
Il dubbio sorge a fronte dei numerosi casi di overdose- siamo arrivati a nove in tre settimane- con i quali gli inquirenti stanno dovendo fare i conti. L’eroina in questione è di colore giallo, costa venti euro la dose e, a quanto pare, si trova un pò dappertutto nella zona fra la stazione ferroviaria di Mestre ed il parco della Bissuola
Come ha spiegato Giampietro Frison, responsabile del Laboratorio di igiene ambientale e tossicologica forense della Aulss 3 Serenissima: “Se il principio attivo dell’ eroina analizzata nel 2015 e 2016 si attestava tra 0,5 e 1 per cento, quest’ anno siamo arrivati ad analizzare dosi in cui il principio attivo arriva anche al 50 per cento”. Una proporzione letale, che si accosta alla presenza, rintracciata in alcuni campioni di sostanza analizzati in laboratorio, di destrometorfano, un oppioide utilizzato contro la tosse ma che, in dosi eccessive, può indurre allucinazioni. Tuttavia, un rapporto presentato dall’Agenzia delle Droghe di Lisbona, ha evidenziato che in Italia il numero di decessi legato al consumo di droga, e di eroina in particolare, è significativamente più basso di quello europeo: 7,8 vittime ogni milione di abitanti contro il 20,3 registrato nel resto d’Europa. Un’eccellenza che, almeno in questo campo, possiamo fregiarci di possedere.
Giuseppe Caretta