La notizia, riportata dal quotidiano online NapoliToday, riguarda Salvatore Castelluccio, 46enne parrucchiere di Napoli, che due anni fa trovò il coraggio di denunciare le continue minacce subite dalla camorra.
Nel Febbraio del 2016 l’impavido artigiano ai microfoni de Le Iene, aveva raccontato senza timori che il boss del quartiere, in pieno centro storico a Napoli, gli aveva fatto visita più d’una volta imponendogli il pizzo.
Dopodiché Salvatore si era risolto a denunciare il tutto alle autorità; gli emissari del boss furono subito presi, Lelluccio Trongone fu arrestato poco dopo.
Ma da allora Salvatore vive sotto scorta e il lavoro di una vita ha cessato di dare frutti.
Pertanto oggi, un gruppo di esponenti dei Verdi, si sono riuniti davanti al suo locale lanciando la la campagna #iostoconsalvatore, volta a sostenere il commerciante: “Salvatore è stato lasciato solo soprattutto dalla gente del quartiere. Tanti like sui social, ma in quanti vengono qui a farsi tagliare i capelli? – ha detto il consigliere regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli – Salvatore è un simbolo e va sostenuto come tutti quelli che hanno il coraggio di denunciare la camorra“.
Per aiutare Salvatore è stato attivato un conto corrente postale e l’hairstylist partenopeo si è impegnato a rendicontare pubblicamente tutte le donazioni che arriveranno.
“Denunciare conviene”, aveva detto nel 2015 al Corriere della Sera, ma oggi Salvatore confessa con mestizia: “Siamo completamente soli. Poi lo Stato magari ci vuole riconoscere il danno biologico e il mancato guadagno. Però vorrei capire dallo Stato questi conteggi come vengono fatti, visto che ti danno una miseria per riavviare l’attività. Con quei pochi spiccioli non si può riavviare una vita serena come quella che facevi prima“.
MDM