Inneggiamenti all’ISIS e disturbi della personalità caratterizzati da deliri religiosi. Tutti motivi che hanno portato all’espulsione di un cittadino albanese di 22 anni, che risultava residente a Riccione.
Il provvdimento, come reso noto dal Viminale, è stato firmato dal ministro dell’Interno, Marco Minniti. L’uomo è stato espulso dall’Italia “per motivi di sicurezza dello Stato”.
Il 22enne si trovava agli arresti domiciliari dall’ottobre 2016 presso l’abitazione dei genitori, situata proprio a Riccione. Già al momento dell’arresto, avvenuto nel settembre 2016, l’albanese aveva inneggiato al sedicente Stato Islamico. Nel febbraio di quest’anno, i militari dell’Arma lo hanno individuato a Deruta (Perugia) nei pressi del Santuario di “Madonna dei Bagni” mentre invitava i passanti a non entrare in chiesa e a convertirsi all’islam, aggiungendo che si sarebbe recato a Roma per parlare con Papa Francesco.
Nel carcere di Rimini, il 22enne ha continuato ad avere una vera e propria ossessione per la sfera religiosa. Ulteriori indagini investigative hanno permesso di scoprire che l’albanese aveva intrapreso contatti con un noto esponente di un luogo di culto, vicino ad ambienti dell’estremismo islamico. Un particolare che ha verosimilmente contribuito alla sua radicalizzazione.
Il cittadino albanese è stato scarcerato durante la giornata di ieri e immediatamente rimpatriato con un volo diretto a Tirana. Dal gennaio 2015 ad oggi sono state effettuate 209 espulsioni.