Ragazzina abusata, il processo dura 16 anni e i reati si prescrivono. “Troveremo chi ha sbagliato”

Il Presidente della corte d’appello di Torino, Arturo Soprano, ha detto che verrà fatta chiarezza su un caso tragico di malagiustizia avvenuto nel nostro Paese. Una giovane donna di Torino, che era stata vittima di abusi del padre quando aveva 16 anni e quindi era stata portata in una comunità piemontese, anche nella comunità aveva subito abusi sessuali da parte dell’educatrice e del marito. Lo scandalo è che, dopo ben 16 anni di processo, la vicenda giudiziaria si è conclusa in Cassazione con la prescrizione degli imputati.

I reati si sono prescritti tutti: era trascorso troppo tempo, il processo si era protratto per troppi anni.
“Si tratta di fatti clamorosi: Intendo scoprire chi ha sbagliato e verranno presi dei provvedimenti” ha annunciato Soprano.
I fatti sono avvenuti nel 2002: la procura nel 2003 chiese il rinvio a giudizio degli imputati.

Il processo di primo grado, però, finì solamente nel 2007. Il fascicolo è rimasto fermo (sempre per cause da stabilire) ed è arrivato in appello nel 2013; dopo tre anni, nel 2016, si è confermata la condanna degli imputati: ma la Cassazione non è riuscita a pronunciarsi in tempo. E a causa di questa negligenza, quella giovane donna non avrà giustizia. 

Roversi MG.