Uccise il suo bambino a coltellate la notte di Natale: Debora Calamai è stata assolta

Debora Calamai è stata assolta, in quanto ‘incapace di intendere e di volere’. Questa è la sentenza del Tribunale di Macerata verso la donna che, nella notte di Natale del 2014, uccise il figlioletto Simone Forconi – di soli 13 anni – con nove violente coltellate. 
La perizia psichiatrica ha disposto che la donna sarebbe ‘schizoaffettivo bipolare’, ed ora la Calamai rimarrà per dieci anni in una struttura protetta. La donna è stata riconosciuta pericolosa per sé stessa e per gli altri.

Quando è avvenuto il drammatico omicidio a San Severino (Macerata), la donna, che lavorava in una casa di cura per anziani, aveva già dato problemi di squilibrio ed era seguita. Era separata dal marito, il piccolo Simone era in affidamento congiunto.
Il padre di Simone, viste le condizioni della donna, aveva chiesto l’affidamento esclusivo di Simone: il 30 gennaio 2015 la donna sarebbe dovuta sottoporsi ad una consulenza per la valutazione delle sue condizioni. Ma molto prima di quella data, avrebbe massacrato suo figlio.

La notte di Natale, il 24 dicembre 2014, verso le 21.30, i vicini avevano dato l’allarme per aver sentito le urla di Simone. Il ragazzino stava stava aspettando il nonno paterno per trascorrere il Natale con i parenti del padre: la madre l’ha inseguito fino al pianerottolo, colpendolo nove volte con un coltello da cucina: quattro al petto. 

Roversi MG.