Dopo il terribile terremoto che ha sconvolto Amatrice, l’unico edificio puntellato è stato quello dove risiedeva la vicesindaca Patrizia Catenacci, in via Garibaldi 14. La casa si trova vicino alla basilica di San Francesco e altri uffici comunali ma soprattutto adiacente, tanto da essere un unico edificio, alla casa di un bancario che adesso si trova a vivere a San Benedetto del Tronto.
La soprintendenza alle Belle Arti ha richiesto il puntellamento a carico dello Stato (110.000 €) della casa della vicesindaca e di contro ha ordinato lo smantellamento totale dell’edificio adiacente.
Fino ad oggi i puntellamenti erano stati dedicati solo alle chiese di Sant’Agostino e San Francesco. La soprintendenza ha riconosciuto un valore storico alla casa della vicesindaca a causa di un fregio in pietra bianca spacciato come emblema di famiglia ma, Camillo Berardi, che condivideva la struttura con la Catenacci ha dichiarato: “Quel fregio è spuntato otto anni fa, all’ingresso. Non ha i colori della pietra arenaria di Amatrice, sembra un corpo estraneo e la nostra coinquilina a seconda delle occasioni e dell’interlocutore cambia versione sul suo ritrovamento. Ora è un regalo, ora lo hanno scoperto in cantina. La mia porzione, però, è stata abbattuta e gli attrezzi di laboratorio di mio padre sono stati distrutti mentre quella della vicesindaca è stata puntellata per consentirle di recuperarla“.
Le guide storiche e turistiche della città non fanno alcun riferimento all’edificio.
La vicesindaca risponde così alle lamentele da parte di molti cittadini di Amatrice che hanno visto crollare le loro case durante il terremoto: “Il vincolo sulla mia casa non dipende solo dal fregio, ma riguarda tutta la struttura. Credo sia un edificio del Seicento. Ho chiesto io un sopralluogo alle Belle arti, subito dopo la scossa di tredici mesi fa. Il palazzo era ancora integro e mi hanno dato il vincolo. È l’ unico concesso ad Amatrice perché quell’edificio, in cemento armato, è l’ unico rimasto in piedi nel centro storico. Il cemento armato in un palazzo del Seicento? È arrivato successivamente, per i particolari deve chiedere a un tecnico. Ora che ci penso, forse c’è un secondo palazzo vincolato. Ho visto una pratica in Comune, non ho certezza. Non so dire se casa mia sia ancora pericolosa. Spero di tornarci a vivere, ma non sarà a breve. Il mio vicino? È vero, entra dallo stesso portone, ma la sua porzione di casa è stata abbattuta perché era venuto giù un piano. La mia è stata salvata perché aveva resistito“.
Mario Barba