I medici di corte asserivano che la malattia mentale di Lady Diana era di carattere genetico

Secondo quanto rivelato da una lettera del medico di Corte, Sir John Batten, Lady Diana avrebbe sofferto di una malattia mentale di tipo genetico che sarebbe potuto sfociare in un “disastro dinastico”.

In un referto medico, reso noto dal ‘Dayly Mail‘, si legge che la “pericolosa condizione” di Lady Diana era di natura genetica e che avrebbe potuto compromettere anche la salute dei suoi 2 figli. Insieme a Sir John Batten, altri 3 medici incaricati della salute della principessa erano d’accordo con questa teoria.

L’unica che espresse i suoi dubbi in merito fu lo psicanalista e medico di fiducia di Lady Diana Alan McGlashan che rimproverava i suoi colleghi di essere troppo allarmisti e che la principessa “È una donna normalissima, con disturbi emozionali, non patologici. I medici l’hanno trattata come una paziente con una malattia pericolosa. Lei mi diceva che la trattavano come se fosse di porcellana. E’ molto infelice, deve affrontare situazioni complicate, ma lo fa con coraggio“.

Lady D gli confessò inoltre che i tre medici di corte le somministravano antidepressivi e le facevano fare una terapia di tipo comportamentale anche per sollevarla dai suoi incubi ricorrenti in cui sognava dei mostri marini.

La “principessa triste” soffriva però soprattutto di ansia, depressione, bulimia e bassa autostima anche se quando si trovava in pubblico era molto brava a mascherarlo.

Successivamente anche il principe Carlo condusse un percorso psicoterapeutico insieme al dottor Alan McGlashan per una durata complessiva di 14 anni.

Mario Barba