Hanno ucciso e sezionato corpi umani per poi cibarsene per 18 anni. Questa la confessione di una coppia di sposi russa alla polizia nel corso di un’indagine per crimini seriali. Dmitry Bakshaev, 35 anni, ha dichiarato di aver cominciato a cibarsi di carne umana a partire dal 1999. Nel corso di questi 18 anni lui e la moglie Natalia, 42 anni, hanno cominciato questa atroce pratica insieme e nel corso degli anni hanno anche stabilito una routine per i loro omicidi: la coppia affittava una stanza in un ostello, luogo ideale per scegliere le giovani vittime, quindi faceva amicizia con la preda, la invitava nella stanza e dopo averla stordita con della droga la uccideva e procedeva alla complessa operazione di dissezione del cadavere per ricavarne la carne necessaria al loro disgustoso nutrimento.
Durante le indagini, gli inquirenti sono arrivati a sospettare della coppia e durante un interrogatorio hanno ottenuto una confessione completa. In seguito hanno provveduto a perquisite le abitazioni dei due assassini, qui hanno trovato pezzi di carne umana conservati in celle frigorifere e freezer e foto che li ritraevano mentre si cibavano delle loro vittime. Tre scatti in particolare hanno colpito l’attenzione del pm: la prima ritrae una testa adagiata su un piatto con delle arance tagliate a fettine come contorno; la seconda mostra il sospettato con la mano di una vittima in bocca, mentre l’ultima mostra una parte di corpo conservata con un liquido in un contenitore.
Vista l’atrocità dei crimini e la continua scomparsa di clienti dall’ostello, gli investigatori sono andati ad interrogare i dipendenti della struttura per chiedere loro se avessero avuto sospetti sulla coppia e questi hanno confermato che dalla loro stanza proveniva sempre un’odore intenso e acre, ma che quando provavano a chiedere spiegazioni venivano sempre aggrediti dalla coppia. Il numero delle vittime, secondo quanto affermato da Dmtry, è arrivato a 30 in 18 anni e sarebbe salito ancora se la coppia di cannibali non fosse stata fermata.
F.S.