Centoventi residenze false con lo scopo di incassare i contributi per i terremotati. Un altro scandalo fa indignare gli abitanti di Amatrice e Accumoli, due dei centri maggiormente colpiti dal devastante terremoto dello scorso 24 agosto.
I controlli effettuati dalla Procura della Repubblica di Rieti hanno fatto emergere lo stratagemma utilizzato da moltissimi truffatori per intascare le somme mensili, erogate dalla Protezione Civile, che potevano arrivare anche a 900 euro. In sostanza, gli indagati hanno fatto il cambio di residenza da Roma ad Amatrice o ad Accumoli solo per incassare il Contributo di Autonoma Sistemazione (CAS), ovvero la somma destinata alla popolazione martoriata dal sisma.
Stando a quanto sostenuto dai magistrati, molti dei beneficiari del CAS, 120 per l’esattezza, non avevano infatti “né i requisiti né il diritto di percepire l’indennità economica a sostegno dei residenti nei Comuni devastati dal sisma”.
Gli inquirenti sono entrati in azione dopo aver notato numerosi cambi di residenza “sospetti”: l’indagine ha permesso di scoprire come diversi cittadini residenti altrove (in particolare a Roma) operassero cambi di residenza “ad hoc”. Un altro duro colpo per le comunità di Amatrice e Accumoli: una vicenda dolorosa che va a sommarsi a quella relativa alle donazioni tramite sms, che secondo il sindaco di Amatrice, Sergio Pirozzi, non sarebbero mai arrivate.