In Italia una struttura scolastica su quattro è senza manutenzione, e solo una minima percentuale di tutti gli edifici analizzati è stato adeguato sismicamente. Questo il dato preoccupante del XV Rapporto di Cittadinanzattiva sulla sicurezza nelle scuole, rapporto basato sui risultati del monitoraggio condotto su un campione di edifici scolastici che, tramite l’analisi di statistiche e fonti ufficiali, fa da ormai 15 edizioni il punto sulla sicurezza strutturale, sul livello di comfort delle scuole italiane e sull’accessibilità per gli studenti con disabilità. Il controllo è stato effettuato su 75 edifici scolastici di 10 regioni italiane (Valle d’Aosta, Piemonte, Veneto, Lazio, Abruzzo, Campania, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna) ufficializzando la precarietà degli edifici, con intonaco che si stacca dalle pareti, segni di fatiscenza, muffe, infiltrazioni in aule, bagni e palestre, scarsa manutenzione.
A questi dati si sono aggiungi quelli ricavati dall’istanza di accesso civico inviata da Cittadinanzattiva in 2821 Comuni e Province, che ha permesso di censire 4401 edifici scolastici di 18 Regioni.
Adriana Bizzarri, coordinatrice nazionale scuola di Cittadinanzattiva, si pronuncia sull’importanza di intervenire sulla formazione culturale delle amministrazioni pubbliche, soprattutto considerando che in larga percentuale i Comuni italiani hanno palesato distacco riguardo il tema della sicurezza a scuola.
“Molto è stato fatto dal 2015 ad oggi sull’edilizia scolastica da parte del Governo” afferma Adriana Bizzarri “ma non si può ancora parlare di un’inversione di tendenza. Occorre proseguire per almeno un decennio in questo titanico impegno, offrendo certezze a Comuni e Province circa la continuità nell’erogazione dei fondi. Molto occorre lavorare sulla pubblica amministrazione dei comuni affinché rendano davvero accessibili e trasparenti dati di interesse pubblico come quello sulla sicurezza delle scuole”.
Nella sua dichiarazione, la Bizzarri commenta anche l’attiva partecipazione dei comuni che da vicino hanno vissuto il disastro del terremoto: “Ringraziamo le Amministrazioni, soprattutto quelle dei comuni colpiti dal sisma, che hanno invece prontamente risposto al nostro accesso civico”.
M.Valentina Colasuonno