Il Comune di Sorogna ha messo al bando il comunismo: “Vietata apologia comunista”. È polemica

Una bizzarra decisione, quella del comune di Sorogna, provincia di Parma, il primo in Italia ad approvare una mozione che ricopia la contestata legge Fiano. La mozione in questione vieta, anziché l’apologia del fascismo, l’apologia del comunismo. Il suo nome non lascia spazio ad altre interpretazioni: “Mozione per la messa al bando dell’ideologia comunista”. La mozione è stata proposta dalla consigliera Maria Pia Piroli, del gruppo Soragna ci Lega.

Il testo è stato anche approvato: in particolare 6 sono stati i voti a favore, 4 quelli contrari, 2 gli astenuti. Ora il testo impegna il sindaco di Sorogna ad “avanzare al Governo la richiesta di perseguire penalmente con pene severe chiunque propaganda le immagini o i contenuti propri del partito Comunista”. Come abbiamo accennato, la mozione ricalca la forma del DDL Fiano ma lo riferisce al comunismo e non al fascismo.

Immediata la reazione del PCI Parma. “Sbigottiti ed indignati ci troviamo a commentare una bizzarra delibera del Consiglio comunale di Soragna, votata a maggioranza su proposta di una consigliera leghista, con inaudito voto favorevole del sindaco. Questo non è revisionismo, è analfabetismo politico, storico e costituzionale. Il Partito Comunista Italiano è stato ‘socio fondatore’ della nostra democrazia partecipando a conquistarla e a difenderla dai tentativi golpisti, dalle versione terrorista e mafiosa” ha fatto sapere.
La mozione è destinata a far discutere.

Roversi MG.