Una coppia americana è stata messa sotto accusa dopo aver causato la morte della figlia appena nata. La bimba non è stata curata per volere degli stessi genitori che hanno compiuto questa scelta per assecondare il proprio credo religioso.
È successo in Michigan ed i protagonisti di questa vicenda sono i coniugi Rachel Joy Piland (anni 30) e Joshua Barry Piland (anni 36), entrambi arrestati con l’accusa di omicidio. La storia risale allo scorso febbraio. Nella giornata del 6 i due hanno messo al mondo la loro bambina, con un parto quasi atipico, di quelli che ormai è raro vedere vista la preponderanza della scelta di partorire in struttura ospedaliera: si è trattato di un parto avvenuto in casa.
La felicità della nuova famiglia così formatasi è però durata poco. Trascorsa appena qualche ora dalla nascita, la bimba ha iniziato a stare male e la levatrice ha consigliato alla coppia di rivolgersi ai medici per avere assistenza. A questo punto la svolta incredibile, in senso negativo: dopo aver saputo che la diagnosi era quella di ittero, i genitori hanno rifiutato di far curare la bambina.
Il motivo della scelta? Il credo religioso dei genitori, che hanno affidato la vita della loro bambina a Dio piuttosto che alla competenza di un medico. La bimba è stata tenuta in casa per giorni, senza che nulla venisse fatto per aiutarla e nonostante le suppliche (inutili) della levatrice. I genitori sono andati avanti con questo comportamento anche quando si sono accorti che la neonata vomitava sangue.
La piccola è morta dopo giorni di agonia e se fosse stata adeguatamente curata avrebbe continuato a vivere e a crescere normalmente, come tutti i bambini. La polizia è stata allertata solo a decesso avvenuto e grazie alla testimonianza del fratello della levatrice. Le forze dell’ordine hanno fatto irruzione in casa e hanno trovato il cadavere della piccola. I genitori sono finiti in cella ed adesso rischiano fino a 15 anni di carcere.
Maria Mento