Un gruppo di sedicenti turisti ha approfittato della distrazione del parroco di Tignale (Brescia) per rubare dal santuario del paese le reliquie che contengono il sangue di San Giovanni Paolo II e quelle che contengono i frammenti ossei beato Jerzy Popieluszko. A denunciare il furto è stato proprio don Giuseppe Mattanza, il sacerdote che da undici anni responsabile del santuario di Montecastello che si trova sulla riva nord del Lago di Garda. Il parroco, però, si è accorto del furto solo quando era troppo tardi ed ha avvertito immediatamente le autorità con la speranza che vengano ritrovate.
La notizia del furto è stata divulgata questa mattina dal quotidiano locale ‘Bresciaoggi‘, nell’articolo c’è scritto che i ladri si sono finti dei pellegrini interessati a pregare a cospetto delle reliquie ed hanno chiesto di poter entrare a margine dell’orario di chiusura. Il sacerdote non ha fatto caso alla cosa e li ha lasciati in contemplazione degli oggetti sacri. Quando ha fatto ritorno, però, i sedicenti pellegrini erano scomparsi e con loro anche i recipienti contenenti le reliquie dei religiosi, due calici e due pissidi.
Si tratta di un duro colpo per il santuario di Montecastello che aveva ricevuto l’onore di custodire quelle reliquie nel 2014: quell’anno, infatti, la parrocchia era andata in pellegrinaggio a Cracovia e per l’occasione il Vescovo della capitale polacca aveva donato al sacerdote gli oggetti sacri. Non è la prima volta quest’anno che vengono sottratte da un santuario importanti reliquie, qualche mese fa erano state rubate quelle di San Giovanni Bosco, ma per fortuna erano state ritrovate dopo poco e restituite. Memore di quel precedente don Mattanza si augura un esito simile delle indagini: “Mi auguro che tutto possa essere recuperato in tempi brevi, come è accaduto con la reliquia di San Giovanni Bosco pochi mesi fa”.
F.S.