Nonostante un prezzo di lancio quantomeno importante (1189 secondo il sito Apple, una cifra superiore a molti stipendi in Italia), l’iPhone X ha portato centinaia di italiani a creare capannelli fuori da diversi Apple Store sparsi per lo stivale.
Today ha riportato di gente che s’è trovata a dormire nelle proprie macchine per arrivare prima degli altri (a Lonato del Garda, nel Bresciano) o, ancora, il Corriere della Sera ha riportato di lunghe code davanti all’Apple Store di Euroma2, nella Capitale (con gente dichiaratasi emozionata per questo nuovo lancio: “Sono qui dalle 5 di ieri, giovedì, non dormo da 49 ore. Avevo anche un po’ paura, quando sono arrivato non c’era nessuno. Se lo apro adesso? No, voglio riprendere il treno, arrivare casa, fare una doccia e dormire un po’. Poi, con calma, me lo gusterò, ma piano”). E a Milano, ovviamente, non si è assistito a scene tanto diverse (si narra di tre russi giunti appositamente solo per acquistare il nuovo iPhone), così come a Firenze (con la Apple così generosa da offrire caffè, paste e succhi di frutta ai convenuti).
E così ci accontentiamo delle briciole della globalizzazione, supini.