Tuttavia il sindaco di Amatrice ha denunciato una situazione alquanto assurda che coinvolge diversi terremotati che vivono nelle “Sae”, soluzione abitativa emergenziale o casette di legno: cioè queste casette sono considerate ai sensi della bolletta ‘seconda casa’ e quindi i terremotati, quando finiranno le agevolazioni, pagheranno più del normale. Per ora quindi godono di alcune agevolazioni sulla bolletta. Ma quando queste termineranno se non si fa qualcosa potrebbe scattare il salasso sulla bolletta della luce perché le Sae è considerata seconda casa.
Il sindaco di Amatrice denuncia: “I cittadini assegnatari delle Sae attivando le forniture di energia elettrica e gas, si trovano oggi a dovere affrontare la scelta della residenza anagrafica fra la loro abitazione inagibile e la Sae. Questa cosa non ha senso”. Perché come spiega “(…) se scelgono un contratto seconda casa per la loro abitazione provvisoria, al venire meno delle agevolazioni previste l’impatto sui cittadini sarà notevole e gravoso”.
Roversi MG.