A seguito delle sanzioni del Congresso delle Nazioni Unite nei confronti di Pyongyang, che includono, tra l’altro, l’espulsione di lavoratori nordcoreani dai loro impieghi e un blocco delle importazioni di petrolio, la Corea del Nord ha fatto sapere che considera queste sanzioni come un vero e proprio “atto di guerra“ nei loro confronti.
“Le ultime sanzioni Onu rappresentano una violenta violazione della sovranità della nostra repubblica e un atto di guerra che distrugge la pace e la stabilità della penisola coreana e di una vasta regione. Consolideremo ulteriormente il nostro deterrente nucleare per sradicare radicalmente le minacce nucleari degli Usa, i loro ricatti e le mosse ostili per stabilire un equilibrio con i loro armamenti“.
L’ambasciatrice americana all’Onu Nikki Haley ha risposto che “Pyongyang ha scelto la strada dell’isolamento. Più ci sfiderà e più lo puniremo“.
Mentre la proposta di Trump di portare un vero e proprio blocco navale è stata nuovamente respinta, nascono dubbi sulle reali intenzioni di Russia e Cina per sistemare in modo pacifico questo scontro.
Mario Barba