Mamma eroica dà la vita per salvare la figlia, aggredita da un folle

Charlotte e Jean Reat stavano passando una piacevole giornata di Natale insieme per le vie di Linsbur (Belfast, Irlanda del nord) quando sono state brutalmente aggredite con un coltello da un ragazzo di 19 anni. L’aggressore a colpito ripetutamente sia la giovane Charlotte che la madre e si stava preparando ad uccidere la ragazza quando Jean si è frapposta tra la figlia ed il coltello trovando la morte in un disperato tentativo di salvarle la vita. Tentativo che è stato reso fruttuoso dall’intervento di Joseph Tweedy che ha fermato il giovane rimanendo anch’esso ferito.

In seguito all’accaduto Charlotte (21 anni) ha denunciato l’aggressore identificandolo in Nathan Ward (19 anni), arrestato qualche ora dopo l’assassinio. Oggi la coraggiosa ragazza si è presentata al tribunale di Craigavon per affrontare di fronte alla corte l’assassino di sua madre e testimoniare contro di lui. La ragazza è stata immortalata fuori dal tribunale in compagnia del padre ed il suo volto mostrava ancora i segni della aggressione (un taglio sulla fronte, uno sull’arcata sopraccigliare ed entrambi gli occhi pesti). Per lei è stata una prova durissima che l’ha portata ad una crisi di nervi: durante l’interrogatorio Charlotte è scoppiata in lacrime ed ha urlato all’imputato diverse volte: “Perché?”. Dopo un attimo di pause in cui i parenti l’hanno confortata e le hanno dato forza, la ragazza è tornata sul banco dei testimoni ed ha offerto la propria testimonianza.

L’imputato, al contrario, è sembrato impassibile come se tutto quello che succedeva intorno a lui non lo tangesse nemmeno e quando è stato il suo turno alla sbarra si è limitato a negare i capi d’accusa. Durante l’udienza è stato chiesto ad una portavoce della Police Service of Northern Ireland se ci fossero prove che collegano Ward all’assassinio e questa ha risposto positivamente. La successiva udienza è fissata per l’8 gennaio.

F.S.