Bimbo di 5 anni strangolato, il papà rimane in carcere e dice: “Mi sentivo posseduto, non ero in me”.

Il gip Carlo Cimini ha disposto la convalida dell’arresto di Besart Imeri, 27enne macedone, che si trova in carcere con l’accusa di aver ucciso il figlio Hamid di soli 5 anni.
Il fatto di sangue, che ha sconvolto un’intera comunità, è avvenuto a Cupramontana, provincia di Ancona.

Durante l’interrogatorio di garanzia il 27enne ha detto: “Non ero io, non ero in me”. Secondo il difensore l’uomo è “confuso, ma più lucido, si sta rendendo conto”. Ha anche dichiarato di essere “posseduto da qualcosa, forse un’entità soprannaturale” secondo il suo racconto. L’uomo era in cura da tempo per una forma di depressione che gli faceva avere sbalzi d’umore.

L’uomo soffrirebbe di depressione per la perdita del lavoro, era da tempo disoccupato. Ha un altro figlio ed uno in arrivo. Secondo una prima ricostruzione dei fatti, avrebbe ucciso il figlioletto di 4 anni appena saliti in auto per una passeggiata: l’ha strangolato con le sue mani. I soccorritori per 46 minuti hanno praticato, invano, il massaggio cardiaco.
Secondo gli inquirenti non ci sarebbe un raptus ma ‘ragioni familiari’ dietro il terribile omicidio.
La madre del piccolo è sconvolta, da giorni è sotto choc. Incinta al settimo mese, è distrutta dal dolore e non sa darsi un perché per quanto avvenuto.

R.M.