Un video sconvolgente (qui il link) che dura circa una ventina di minuti è stato caricato sulla pagina Facebook chiamata “Barnevernet vil vi ha fullstendig fjernet”. Si tratta di una pagina che si occupa di famiglia e, soprattutto, dei diritti dei bambini che in Norvegia vengono purtroppo violati. La pagina ha all’attivo circa 17mila membri e circa una settimana fa (in data 19 gennaio) è stato pubblicato un video che mostra la crudezza di alcuni comportamenti irregolari tenuti dai servizi sociali locali nei confronti di famiglie a cui vengono portati via dei bambini.
Nello specifico, il video mostra una scena domestica affollata da vari personaggi che parlano con degli agenti di Polizia. A tratti il dialogo sembra tranquillo, ma in alcuni momenti la situazione si fa drammatica: ci sono delle donne che urlano, piangono e reagiscono, tanto da spingere gli agenti ad usare il contatto fisico (se così si può dire) per riportare la calma.
Si tratta dell’ennesima violenza, forse l’ultima delle vergogne norvegesi già rese note negli anni passati, perpetrata nei confronti di una famiglia a cui presumibilmente verranno tolti uno o più figli. Dietro a tutto questo c’è Barnevernet, e dietro a questo nome si celano i servizi sociali norvegesi. Di cosa è colpevole Barnevernet? Di togliere i bambini alle loro famiglie in maniera illegale o comunque troppo leggera. I bambini vengono portati via senza motivi chiari, talvolta di punto in bianco e senza che siano provate accuse specifiche (ad esempio di violenza) nei confronti dei genitori.
Barnevernet, nel corso degli anni, ha iniziato ad imporre un vero e proprio clima di terrore in tutte le famiglie norvegesi e si è arrivati al punto di aver timore di dare un semplice schiaffo al proprio figlio. Basta così poco per vederselo portare via: in Norvegia è severamente vietato infliggere pene corporali ai bambini. Famosissimo il caso della famiglia Bodnariu, in favore della quale molte persone sono scese in piazza nel 2016 in diversi paesi del mondo.
I Bodanariu, genitori di 5 figli sono stati arrestati (poi rilasciati) ed allontanati dai figli in seguito alla denuncia della direttrice della scuola delle loro figlie maggiori. La donna era venuta a conoscenza di alcune punizioni corporali inflitte dai genitori ai figli a scopo educativo. La famiglia Bodnariu era nota nella zona per i sistemi educativi adottati, non privi di qualche sculacciata quando ritenuto opportuno, ma non certo a livelli tali da poter parlare di violenza.
(Foto d’archivio)
Maria Mento