Giovane Boy Scout si impicca ad una trave

L'ambulanza giunta nella sede del CngeiSenigallia (Marche). Un ragazzino di soli 14 anni si è tolto la vita impiccandosi ad una trave del locale all’interno del quale ha trascorso i suoi ultimo momenti di vita. È successo in provincia di Ancona ed il giovanissimo si è ucciso all’interno della sede del gruppo Scout del Cngei (Corpo Nazionale Giovani esploratori ed esploratrici italiani) di Senigallia, ubicata nello Stradone Misa. Il corpo è stato scoperto verso le 21:30 di ieri sera, 26 gennaio 2018.

Gli inquirenti stanno cercando di ricostruire la dinamica dei fatti, e si pensa che la morte possa anche risalire al pomeriggio di ieri. Sono sconosciuti i motivi che avrebbero portato il ragazzo a compiere questo estremo ed insano gesto. Almeno in apparenza, stiamo parlando di un adolescente senza problemi, che viveva con i suoi genitori adottivi (si tratta di una famiglia abbastanza conosciuta nella zona).

Il ragazzo ha preso parte ad un ultimo incontro con i compagni avvenuto in sede proprio nel pomeriggio di ieri. Dopo i saluti finali, tutti sono andati via, tranne lui: a quel punto, munito di corda, avrebbe trovato il coraggio di porre fine alla sua vita. Non ha lasciato biglietti d’addio, una delle cose che normalmente un suicidio pensa a lasciare per i  propri cari, e per questo gli inquirenti stanno esaminando anche il telefonino del giovane in cerca di messaggi che possano gettare luce su quanto accaduto. Al momento della scoperta del corpo sono stati allertati i sanitari del 118, ma non c’era ormai più nulla da fare.

Il medico legale ha confermato la morte avvenuta per soffocamento. Benchè si propenda senza ombra di dubbio per la teoria del suicidio, gli inquirenti hanno fatto sapere che si procederà ad effettuare una regolare autopsia sul corpo del ragazzo per escludere ogni altro tipo di possibile causa del decesso.

Il gruppo Scout di Ancona si è stretto sin da subito intorno alla famiglia del ragazzo ed i responsabili scout hanno rilasciato una dichiarazione: “Una tragedia improvvisa e inimmaginabile ha colpito la famiglia del Cngei. È doveroso rispettare in silenzio questo enorme dolore che ancora fatichiamo a comprendere”. Gli amichetti del ragazzo sono sconvolti, tanto più per il fatto di non essersi accorti del suo pessimo stato interiore, mascherato dalle risa e dagli scherzi fatti con lui fino a poche ore prima della tragedia.

Maria Mento