Un flash mob che vuole essere un’evidente provocazione in vista del voto di domenica 4 marzo, quando gli italiani saranno chiamati alle urne per eleggere il nuovo Parlamento.
Già ieri il ‘finto’ Salvini si era recato a Napoli per dire alla popolazione partenopea “Ho detto che puzzate, ma ora voglio il vostro voto”. Il leader “fake” della Lega Nord si è poi spostato a Palermo, accompagnato da tre camion pubblicitari con dei manifesti che recitavano le seguenti frasi: “Ho detto che puzzate. Ora voglio il vostro voto. Perchè no, terroni?”.
La carovana a seguito del finto Salvini ha toccato molti punti del capoluogo siciliano. L’iniziativa non è altro che una provocazione ideata dal gruppo locale Avaaz: lo scopo del flash mob è ricordare alle popolazioni del Sud che Salvini è lo stesso che fino a qualche tempo fa inveiva contro i meridionali, definendoli un peso e dei ‘fancazzisti’.
“Davvero saranno gli abitanti del Sud – ha detto al quotidiano “La Sicilia” Luca Nicotra, senior campaigner di Avaaz, che ha origini catanesi – a dare a Salvini i seggi per andare al Governo? Non è possibile. Dopo anni della sua propaganda anti-meridionalista ora i cittadini del Sud possono ripagarlo, votando per i candidati locali che ha maggiori probabilità di battere quelli della Lega. In parole povere: il Sud può fermare Salvini”.