Echo, l’home assistent di Amazon è impazzito. E fa paura ai proprietari

Chiunque abbia una passione per la fantascienza avrà sicuramente visto il capolavoro di Stanley Kubrick2001 Odissea nello spazio‘. Il film non solo è divenuto il capostipite dei thriller movie ambientati nell’immensità della via lattea (Gravity ne è l’esempio più recente), ma ha avuto anche il merito di rappresentare un assistente virtuale (Intelligenza Artificiale) capace di gestire i processi della navicella e di interagire con l’uomo, preconizzando in parte l’evoluzione tecnologica che ci apprestiamo a vivere. Come ogni buon film di fantascienza ha anche instillato il timore sul progresso, in questo caso riguardante la possibilità che un giorno un’intelligenza artificiale possa ribellarsi al controllo dell’uomo ed escogitare l’assassinio dei suoi creatori.

Al momento non siamo giunti ad un punto di evoluzione tale da permettere alle IA di controllare ogni aspetto della nostra vita, ma i produttori di oggetti tecnologici puntano allo sviluppo di dispositivi intelligenti che possano gestire attività semplici come l’accensione delle luci o il controllo di dispositivi visivi e musicali. A questa categoria appartengono sicuramente gli assistenti di ricerca come Siri della Apple o Cortana di Microsoft, ma anche e sopratutto i dispositivi home assistent di Amazon, Echo e Alexa. Proprio questi ultimi sono al centro di uno strano fenomeno (disfunzione) che ricorda da vicino il capolavoro di Kubrick: molti utenti lamentano il fatto che Echo non ascolti i comandi rifiutando di eseguirli, altri che il dispositivo Alexa faccia partire un’inquietante risata in momenti inopportuni che alla lunga risultano terrificanti. Amazon ha spiegato che Alexa è programmato per ridere alle battute e che un guasto possa aver attivato la risata in un momento in cui non era richiesta. Ciò non toglie che quanto capitato è inquietante e che forse per una simile evoluzione si può ancora attendere.