Le smentite sarebbero la normalità, in un quadro delicatissimo come quello che stiamo vivendo in questi giorni, ma non ci sarebbero dubbi. Non solo Movimento 5 Stelle e Partito Democratico stanno dialogando per capire se è possibile formare un governo comune, ma lo stanno facendo da due giorni ormai.
Fonti che hanno chiesto di restare anonime hanno confermato al giornale Il Fatto Quotidiano che da due giorni M5S e PD stanno dialogando per capire se è possibile gettare le basi per un governo comune – ovviamente guidato da M5S-. L’addio di Renzi è condicio sine qua non dell’inciucio ma non è più un problema perché Renzi si è dimesso già lunedì da segretario del Pd.
Ora però le lotte intestine al PD fra i duri e puri che non vogliono allearsi con i penta stellati e chi invece spera ancora nella poltrona continuano. Calenda è stato lapidario: uscirà dal PD (“Il mio sarà il tesseramento più breve della storia”, cit.), minaccia, se ci sarà un’alleanza con M5S. Dal canto loro, se nel PD si parla tranquillamente di questa possibilità, nel M5S nessuna conferma ufficiale (ma a riprova della tesi di cui sopra, nessuna smentita ufficiale) al fatto che si starebbe lavorando vicino al PD.
Timore di una brutta reazione dell’elettorato? Possibile. Ma fra poco sarà ora di giocare le carte sul tavolo.
R.M.