Strage di Latina, le parole shock del parroco durante i funerali: “Preghiamo anche per il padre”

Un’omelia accompagnata da alcune polemiche, quella di Don Livio Fabiani, il parroco che ha celebrato i funerali delle due sorelle, Alessia e Martina Capasso, uccise dal padre a colpi di arma da fuoco. Solo ieri la mamma delle bimbe, ferita gravemente dal marito dal quale si stava separando, ha saputo della loro morte, impossibilitata ad essere presente ai funerali a causa delle sue condizioni di salute monitorate 24 ore su 24 dai medici.

“È con grande emozione che oggi, a nome di tutti – ha detto il parroco nel corso dell’omelia – do’ l’estremo saluto terreno ad Alessia e Martina, due bambine da me conosciute ed amate. Alessia, battezzata e comunicata da me, il prossimo 6 Maggio avrebbe dovuto ricevere il Sacramento della Cresima e Martina, a settembre avrebbe iniziato il suo cammino di catechesi parrocchiale. Ora è tutto finito. Ma è davvero tutto finito?”. Davanti a diverse migliaia di persone, unite nel cordoglio per la scomparsa di due bambine le cui vite sono state spezzate troppo presto, Don Fabiani ha aggiunto: “Sono circa 50 anni che sono sacerdote ed ho celebrato tanti funerali: funerali di persone suicide o uccise, di persone morte tranquillamente sul loro letto o tragicamente in incidenti vari, persone morte dopo una lunga malattia o morte all’improvviso senza che nessuno se ne accorgesse, giovani e anziani. Qualcuno – hja aggiunto – potrebbe pensare che ormai sono abituato alla morte. NO! Non sono abituato! Quando vedo una bara bianca un senso di ribellione mi assale e tanti “perché?” affollano la mia testa. Perché? Mi chiedo e so che questo succede anche a voi, fratelli miei. E ancora: “Ma sappiamo tutti che umanamente parlando, non esistono risposte: allora – ha proseguito – ce la prendiamo tante volte con Dio, invochiamo la fatalità, parliamo di cattiveria umana, parliamo del caso. Ma restiamo sempre insoddisfatti e questo “perché” continua a perseguitarci”

“Dove trovare la risposta? La risposta – ha spiegato il parroco ai fedeli riuniti nella chiesa di Collina dei Pini, a Cisterna di Latina – c’è e la troviamo in questo luogo! Perché abbiamo portato Alessia e Martina qui? Non potevamo portarle in uno stadio dove ci saremo entrati tutti? O non potevamo portarle in un “palazzetto” dove saremo stati anche al coperto in caso di pioggia? No le abbiamo portate qui in Chiesa perché questo luogo è stato molto famigliare per Alessia e Martina. Qui hanno pregato insieme alla comunità parrocchiale, qui hanno cominciato a muovere i primi passi sulla via della fede, e per Alessia nell’impegno cristiano nell’ACR, Azione Cattolica Ragazzi. È perciò in questo luogo che possiamo trovare la risposta che cerchiamo”. Quando però Don Fabiani ha chiesto di pregare anche il padre, Luigi Capasso, autore della terribile strage e del tentato omicidio della moglie, qualcuno ha contestato le sue parole: “preghiamo anche il padre”, ha chiesto nel corso della sua preghiera, per poi rispondere alle contestazioni, dopo un breve attimo di silenzio, dicendo, “scusate ma la famiglia ha perdonato”.

Daniele Orlandi