È ormai assodato che una minima parte della popolazione mondiale sia più propensa a credere alle teorie estreme che prevedono un crollo improvviso del nostro mondo o addirittura, nella peggiore delle ipotesi, della sua stessa fine.
Così stato con l’avvento del nuovo millennio e del presunto millennium bug che si sarebbe scatenato, e lo stesso dicasi con la fine del mondo predetta dal popolo Maya e fissata per l’anno 2012, fino ad andare a ritroso nei secoli e scoprire che anche nel nostro passato meno recente si sono verificati degli allarmismi che si sono rivelati infondati.
Ebbene, esistono ancora molte persone che credono fermamente che la fine del mondo sia imminente. Sono di questo avviso centinaia di famiglie americane che stanno costruendo a Edgemont, nel Sud Dakota, un bunker militare sotterraneo e lussuoso dove nascondersi quando si scatenerà la catastrofe. Una vera e prorpia città bunker che ha quasi raggiunto le dimensioni di Manhattan ed è pensata per ospitare migliaia di persone.
La città bunker potrà arrivare ad ospitare fino a 10mila persone una volta completato. Naturalmente, sarà protetto dalla presenza di guardie militarmente addestrate e di telecamere che controlleranno tutta l’area. La città sotterranea sarà dotata di molti spazi ricreativi, dove coloro che saranno salvati potranno andare per negozi, bar, ristoranti, palestre, giardini, chiese e praticare anche sport in appositi campi.
Robert K. Vicino, l’ideatore del progetto, ha dichiarato che “I nostri acquirenti sono consapevoli non sono paranoici, sono molto intelligenti, ben istruiti, leggono molto. Il mondo intero è preoccupato: tutti hanno sentimenti a livello di pancia e tutti sentono che qualcosa sta per accadere.
Alcuni sono preoccupati per la Corea del Nord, altri sono preoccupati per un collasso economico, altri sono preoccupati per la Terza Guerra Mondiale. Arrivano minacce dal sole, di un’espulsione di massa, minacce di asteroidi che colpiscono la terra… (…)”.
Maria Mento