Numerosi boati e scosse di terremoto hanno messo alleratto la popolazione di Pozzuoli, Bagnoli, Agnano e Napoli. Si tratta di scosse superficiali, legate all’attività dei Campi Flegrei.
A chiarire la portata del terremoto che ha colpito Napoli è l’Ingv che ha reso noto la portata del sisma: l’episodio di maggiore rilevanza dello sciame ha fato registrare magnitudo Md 2.4, con epicentro a 5 km ad Est di Pozzuoli e alla profondità di 2 km.
Il terremoto che ha colpito Napoli ha origine vulcanica e seppur si tratti di un fenomeno non allarmante, va comunque tenuto sotto controllo.
La prima scossa di magnitudo di magnitudo 0,4 è stata registrata alle 14.34 mentre le altre a breve distanza una dall’altra. La seconda di 0.8 alle 14.38 (profondità 1 chilometro) e la terza, ovvero la più forte delle prime quattro, di 1.4 alle 14.41 localizzata a due chilometri di profondità.
Dai canali social, il sindaco di Pozzuoli – Vincenzo Figliola – ha rassicurato la popolazione e resta in contatto con le autorità per monitorare la situazione. Queste le sue dichiarazioni: “è in corso uno sciame sismico” e afferma di essere “in contatto con l’Osservatorio Vesuviano“, sezione napoletana dell’Ingv. L’Osservatorio, riferisce Figliolia, “ci invita a non creare allarmismi e panico. L’Osservatorio sta controllando l’attività per garantire la nostra sicurezza.”
La magnitudo Md 2.4 non è elevata, ma sono scosse che si verificano a poche centinaia di metri di profondità allarmando chi le avverte. Numerose segnalazioni arrivano dal rione Toiano, via Pisciarelli e Agnano (la zona della Solfatara), da via Campana, da Arcofelice e dal comune flegreo di Quarto.