“Tra un nonno milanese e un bimbo napoletano salverei il primo”, post choc scatena la polemica 

Tutta la storia che stiamo per raccontare inizia da un post di Facebook, come avviene molto spesso. Un post di Facebook dove un utente ha scritto delle frasi scioccanti: “Io voglio pagare per la mia gente, il mio popolo, degli altri non mi interessa, siamo tutti italiani perché viviamo nella penisola italiana, ma il nord può diventare un altro stato”.

“Senza i parassiti da Roma in giù, potremmo curare i nostri anziani, i malati lombardi vanno curati con liste preferenziali” scrive. Ma la frase choc è un’altra: “Io da infermiere dico solo che tra un nonno milanese di 100 anni e un bambino di 6 napoletano, io rianimerò sempre il nonno milanese, in caso di arresto cardiaco”.
L’utente è un infermiere milanese, il suo profilo – assieme al post – è stato rimosso. Si tratta di A.F., infermiere tirocinante fino a qualche anno fa alla Clinica San Siro di Milano.

Il post ha fatto il giro del web ed ha scatenato una grossa polemica. Nel frattempo il Movimento Neoborbonico ha inviato al presidente uscente della Lombardia Roberto Maroni e a quello appena eletto Attilio Fontana una richiesta di verifica sull’autore. Secondo il presidente del sedicente Movimento Neoborbonico “il post in questione è un post di stampo razzista e anche inquietante per chi esercita la professione di operatore sanitario. Si è richiesto alle autorità lombarde di accertare se effettivamente Federico svolge attività in qualche struttura della regione e di valutare se non ci siano gli estremi per un’inchiesta finalizzata ad accertare l’idoneità dei titoli acquisiti dal Federico”.

R.M.