“Poteva essere salvata con un blitz in anticipo”: gli interrogativi di una tragedia disumana

Sono emerse delle news importanti sulla strage di Latina- Luigi Capasso, carabinieri, il 28 di febbraio ha deciso di sterminare la sua famiglia. Prima ha tentato di uccidere la moglie, poi ha ucciso le sue figlie, dopodichè si è suicidato. Ieri sera su questo intricato caso, è tornata

Chi l’ha visto? La trasmissione guidata da Federica Sciarelli. La presentatrice ha ricostruito i momenti che hanno preceduto il suicidio dell’appuntato scelto.

E’ stato mandato in onda, un servizio che parla di uno strumento usato dai Gis (Gruppo Intervento Speciale) che può rilevare attraverso la misurazione del calore umano la presenza di persone all’interno di un’ abitazione.

Per convincere Capasso, nelle prime ore della negoziazione,  era circolata l’indiscrezione che le due bimbe fossero ancora vive. La situazione è poi precipitata poco prima del suicidio del folle, quando gli stessi inquirentim avevano appreso che Alessia e Martina, oramai erano morte.

La storica trasmissione di Rai tre ha posto dunque un questio su quelle procedure messe in atto dai Gis: “Hanno usato lo strumento per rilevare la presenza di persone in vita e perché il blitz è scattato solo dopo sette ore?”. Secondo il programma della Sciarelli quella mattina all’interno della casa c’erano due persone in vita: una era Capsso e l’altra era Alessia, la figlia maggiore. Infine l’interrogativo: “Poteva essere salvata con un blitz in anticipo?”