
E’ stato il giorno di papa Francesco a Pietrelcina, in provincia di Benevento, terra natia di uno degli uomini di chiesa più noti del ‘900, padre Pio. E sono state migliaia le persone accorse fin dalle 5 del mattino presso Piana Romana, luogo dove si manifestarono le prime stimmate.
Papa Francesco è giunto poco prima delle otto, acclamato dai fedeli, ed ha benedetto i convenuti, ha stretto mani, ha accarezzato bambini ed ha così espresso tutta la propria vicinanza ai fedeli accorsi. Il Papa ha quindi proseguito la propria visita recandosi a San Giovanni Rotondo, in Puglia.
Queste le parole del Pontefice, che s’è soffermato come sempre su vari aspetti, legati alla fede, al quotidiano, ma non solo.
Le prime parole, sono state dedicate necessariamente a Padre Pio: “Questo umile frate cappuccino ha stupito il mondo con la sua vita tutta dedita alla preghiera e all’ascolto paziente dei fratelli, sulle cui sofferenze riversava come balsamo la carità di Cristo. Imitando il suo eroico esempio e le sue virtù, possiate diventare voi pure strumenti dell’amore di Gesù verso i più deboli. Al tempo stesso, considerando la sua incondizionata fedeltà alla Chiesa, darete testimonianza di comunione, perché solo la comunione edifica e costruisce”. Comunione e non scontro, perché i litigi non servono a nulla: “se qualcuno ha da parlar male di un altro, si morda la lingua evitate i litigi, perché un Paese che litiga non cresce”.
E sempre sui destini del Paese (e del sud toccato da questa visita pastorale), il Papa ha continuato, pregando affinché “questo territorio possa trarre nuova linfa dagli insegnamenti di vita di Padre Pio, in un momento non facile come quello presente, mentre la popolazione decresce progressivamente e invecchia perché molti giovani sono costretti a recarsi altrove per cercare lavoro”. E, circa la migrazione interna dei giovani, il Papa s’è così espresso: “Pregate la Madonna perché i giovani trovino lavoro qui e non siano costretti a andarsene“.
E dopo i giovani, un pesnerio agli anziani, “patrimonio incomparabile delle nostre comunità”, cui bisognerebbe prestare “un’attenzione sollecita e carica di tenerezza. Ho salutato un ragazzina di 97 anni e un ragazzo di 99. Mi piacerebbe che si desse un premio Nobel agli anziani, custodi della memoria“.
Per finire, nuovamente su Padre Pio: “Incoraggio questa terra a custodire come un tesoro prezioso la testimonianza cristiana e sacerdotale di San Pio da Pietrelcina: essa sia per ciascuno di voi uno stimolo a vivere in pienezza la vostra esistenza”. Perché il prete cappuccino “amava la Chiesa, con tutti i suoi problemi, i suoi peccati. Tutti noi siamo peccatori, ci vergogniamo, ma lo Spirito di Dio ci ha consegnato questa Chiesa che è santa. E San Pio amava questa Chiesa, questo era San Pio”.