Cellule staminali, negli Usa curata la menopausa precoce di due donne

La grande potenzialità delle cellule staminali ha permesso, negli Usa, di curare l’apparato riproduttore di due donne che erano state colpite dalla menopausa precoce. L’importante risultato è stato ottenuto dai Ricercatori dell’Università dell’Illinois Chicago

Stati Uniti. Le sperimentazioni sulle cellule staminali stanno portando ad ottenere dei risultati sempre più interessanti dal punto di vista della ricerca scientifica. Gli ultimi traguardi raggiunti negli Stati Uniti lasciano ben sperare e svelano delle potenzialità che possono aiutare a migliorare la vita di molte persone. Lo sanno bene due donne che erano state colpite dalla menopausa precoce: grazie alle cellule staminali il loro apparato riproduttore è state curato.

Le cellule staminali sono delle cellule primitive, trasformabili, che possono essere estratte da molte zone del corpo umano (midollo osseo, placenta, sangue, cordone ombelicale, ed altri) e che possono essere impiegate per la cura di alcune malattie grazie proprio a questa loro caratteristica flessibilità. Le due pazienti che sono state sottoposte al trattamento-esperimento erano state colpite da menopausa precoce, una condizione che colpisce in giovane età l’1% delle donne su scala mondiale.

Le cellule staminali (in particolar modo le mesenchimali) impiegate dai Ricercatori dell’Università dell’Illinois Chicago, guidati da Ayman Al-Hendy, che si sono occupati di condurre il trattamento e di studiare gli sviluppi successivi, sono state prelevate dal midollo osseo stesso delle due pazienti e poi iniettate direttamente all’interno di un solo ovaio (l’altro è stato utilizzato come metro di controllo).

La ricerca americana sembra aver sortito i suoi effetti positivi: a sei mesi di distanza dalla prima iniezione a base di cellule staminali alle due donne è tornato il ciclo mestruale e si sono affievoliti i sintomi della menopausa. Lo studio, innovativo perché è la prima volta in assoluto in cui le cellule sono state iniettate dentro l’ovaio, è stato presentato al congresso della Società di endocrinologia Usa che si è tenuto a Chicago. Adesso la sperimentazione continuerà ed altre 33 donne saranno sottoposte allo stesso trattamento.

Maria Mento