Terrorismo, domenica di paura in Medio Oriente per un attacco kamikaze dell’Isis

Un attentato terroristico ha sconvolto la giornata di oggi a Herat (Afghanistan occidentale). La popolazione della città afgana è stata turbata dall’ennesimo attacco portato avanti da due kamikaze dell’Isis che si sono fatti esplodere in una zona molto significativa della città, dal punto di vista religioso.

L’esplosione davanti ad una moschea

Una moschea sciita di Herat è stata scelta come luogo simbolo di quello che, nell’ottica dei kamikaze al soldo dei terroristi, è ritenuto un sacrificio per la giusta causa della jihad. I danni, nell’ottica delle perdite umane che si sono verificate, non sarebbero ancora perfettamente quantificabili. Diverse agenzie stampa riportano dettagli diversi sulla vicenda: ToloNews parla di un morto e sette feriti, mentre Ariana News (la tv di Stato) ha parlato di ben tre morti e nove feriti. Altre fonti riferiscono numeri di poco differenti per quanto concerne i feriti, e si teme che nel frattempo siano aumentati. L’attentato, avvenuto questa mattina, è stato rivendicato dall’Isis attraverso l’agenzia di stampa del gruppo terroristico (Amaq) che ha riferito online della rivendicazione.

L’attacco dell’Isis scoperto e quasi sventato

Quello di farsi esplodere all’esterno della moschea non era il piano iniziale dei due kamikaze, che (per portare a termine il loro compito nella maniera convenuta) sarebbero dovuti entrare all’interno della moschea. Nell’edificio erano riunite in preghiera moltissime persone e i morti ed i feriti sarebbero stati sicuramente più numerosi. Un addetto alla sicurezza ha però smascherato uno dei due attentatori e a quel punto il compagno ha azionato l’esplosivo che portava addosso. Si tratta del terzo attentato terroristico avvenuto nel Paese in meno di una settimana. I precedenti si  sono verificati il 21 ed il 23 marzo ed in quelle due occasioni sono morte ben 42 persone e quasi altre cento sono rimaste ferite.

(Foto d’archivio)

Maria Mento