L’ultimo gesto del padre
Un bambino è scoppiato in lacrime quando gli è stato detto che i suoi genitori e la sorella erano morti nello spaventoso incendio che ha colpito un centro commerciale in Russia. Sergei Moskalenko, 11 anni, è stato gettato dalla finestra dal padre Evgeny, 35 anni, nell’ultimo sforzo per salvare la vita del figlio prima di essere bruciato vivo.
Il bambino ha subito fratture multiple, ma è miracolosamente sopravvissuto alla caduta di oltre 12 metri dal quarto piano del centro commerciale. Sergei ha colpito un condotto dell’aria condizionata durante la sua caduta, ma è stato infine salvato da un gruppo di uomini che ha utilizzato un tappeto per prendere al volo il bambino. Tragicamente, la madre e la sorellina del ragazzo sono morte insieme al padre.
”Con chi vivrò adesso?”
La sua spaventosa caduta è stata filmata da un videoamatore ed è diventato il simbolo del devastante incendio della città siberiana di Kemerovo, che ha causato 64 morti, la maggior parte dei quali bambini.
La psichiatra Anna Portnova ha detto che il piccolo Sergei è scoppiato in lacrime quando parenti e consulenti hanno dovuto dirgli che suo padre, la madre Olesya, 30 anni, e la sorella Ksenia, 4 anni, erano morti.
“Oggi, dopo un lungo lavoro, abbiamo trovato l’approccio giusto, la tattica per parlare con il bambino. Ha reagito come un bambino dovrebbe reagire ad una notizia così terribile: ha pianto.”
Quando infine ha smesso di piangere ha chiesto: “Con chi vivrò adesso?”. Gli è stato detto che una delle sue nonne si prenderà curà di lui e diventerà il suo “guardiano”.
Mario Barba