L’UE vuole sanzionare l’Italia per aver sospeso le tasse alle imprese durante il terremoto del 2009

L’UE apre la procedura contro l’Italia per aver sospeso le tasse 

L’Unione Europea vuole la restituzione delle tasse sospese agli imprenditori durante il terremoto terribile che colpì l’Aquila nel 2009.
La Commissione Europea ha chiesto a 350 imprenditori di restituire entro un mese le tasse che gli erano state sospese nel 2009 dallo Stato a causa del terremoto che aveva appunto distrutto molte strutture e sospeso le normali attività commerciali, mettendo in difficoltà anche gli imprenditori.

L’UE: “Sono Aiuti di Stato”

Secondo la Commissione Europea, infatti, quel pacchetto di provvedimenti sarebbe un aiuto di Stato. E per questo motivo ha deciso di aprire una procedura per infrazione verso l’Italia per aiuti di stato.
Non solo, ha chiesto l’invio delle cartelle esattoriali agli imprenditori: cartelle che sono giunte qualche giorno dopo il nono anniversario del sisma. Margherita Maria Calabrò, commissario nominato dalla presidenza del Consiglio,ha inviato le cartelle per il recupero delle somme in questione.

La misura dell’UE rischia di mettere in ginocchio le zone colpite

La misura che l’UE ha deciso ora rischia di dare una sferzata violenta a quei territori che hanno subito il sisma.
Ma non tutti vogliono stare a guardare mentre il provvedimento europeo danneggia gli interessi italiani. “Bisogna definire le urgenti azioni di mobilitazione istituzionale, giuridica e politica necessarie a contrastare le attività già avviate dal commissario straordinario” ha detto Giovanni Lolli, vicepresidente della giunta regionale dell’Abruzzo. Gli imprenditori e i sindacati hanno subito invocato azioni di protesta e si sono detti pronti a scendere in piazza.

R.M.