Siamo soli nell’universo?

Sin da quando l’uomo è stato cosciente dell’esistenza di un intero universo all’esterno del nostro pianeta la possibilità dell’esistenza di altre forme di vita simili alla nostra è stata considerata come certa. Non che vi fosse una prova dell’esistenza di altre forme di vita, ma semplicemente per un calcolo di probabilità legato alle dimensioni infinite dell’universo.
L’osservazione dei pianeti del nostro sistema solare ha condotto alla conclusione che il nostro è l’unico pianeta in cui permangono forme di vita. Tuttavia i dati raccolti (ad esempio su Marte) hanno anche mostrato come le condizioni per la vita fossero presenti in passato su alcuni pianeti e lo sono tuttora su altri distanti dal nostro sistema solare (i così detto exoplanet). Tutto insomma sembrava confermare che le possibilità dell’esistenza di altre specie fosse più che probabile, ma un nuovo studio condotto dall‘università di Cardiff mette in dubbio questa certezza evidenziando come la struttura delle supernove (stelle che giunte al culmine della loro esistenza esplodono), i cui materiali gassosi sono fondamentali per la riproduzione del dna, sia differente in base al tipo di stella.
La mancanza di fosforo in alcune supernove allontana la possibile esistenza di altre forme di vita
Per comprendere l’incidenza dei materiali gassosi nella formazione della vita è bene fare un passo indietro: gli studi sul dna hanno dimostrato come il fosforo sia essenziale nell’immagazzinamento e nel trasferimento di energia tra le cellule e come proprio il fosforo sia una caratteristica fondante della struttura del dna.
Il fosforo si crea proprio nell’esplosione delle supernove, ma lo studio condotto dall’università di Cardiff dimostra che non tutte le supernove hanno le caratteristiche adatte per forgiare il materiale gassoso. Questo mette in dubbio l’esistenza di molte altre forme di vita, a spiegarne il motivo è l’astronoma Jane Greaves: “Le modalità di trasporto del fosforo in un pianeta appena nato sono incerte. Noi pensiamo che solo alcuni dei minerali fertili di fosforo giunti sulla terra attraverso i meteoriti abbiano la capacità di reagire abbastanza da essere coinvolti nel processo proto bio-molecolare”. Seguendo questa ipotesi l’astronoma si chiede quindi cosa succederebbe se il pianeta si trovasse nei pressi di una supernova che non porta il giusto tipo di minerali.
I dubbi sono nati dall’osservazione attraverso uno speciale telescopio delle due supernove Cassiopea A e della Crab Nobula. Dai resti delle due stelle si è visto che solo una delle due aveva generato del fosforo sufficiente a creare vita, il che dimostra che non tutte le esplosioni sono funzionali a generare forme di vita come quelle sulla terra.
FS