“Vaccinarsi è un’azione volontaria non esente da rischi. Informati prima di vaccinare tuo figlio”: è il testo del manifesto apparso davanti all’ospedale ginecologico Sant’Anna di Torino.
Un grande manifesto 6×3 firmato Comilva, sigla del Coordinamento del movimento italiano per la libertà di vaccinazione, uno dei tanti gruppi No Vax operanti sul territorio (già “messosi in luce” per l’affissione di alcni manifesti abusivi contro i vaccini a Mirafiori e davanti alla scuola media «Gozzi Olivetti» di via Bardassano, sempre nella città della Mole).
Altri esponenti No Vax – sempre nella giornata di ieri, quando è apparso questo manifesto – hanno improvvisato un sit-in davanti all’asilo nido di Torre Pellice, dove alcuni giorni fa i vigili urbani avevano impedito l’ingresso in classe a una bambina non vaccinata.
S’alza quindi il livello della polemica, nei giorni in cui giungono parecchie notizie inquietanti legate a morti per morbillo.
Il manifesto No Vax è stato preso come pretesto per attaccare la Appennino
Il manifesto è stato quindi preso a pretesto per la polemica politica e per muovere accuse deliberate al Sindaco della città.
Queste le parole del consigliere PD Stefano Lorusso: “In città c’è ancora davvero troppa ambiguità da parte di chi dovrebbe svolgere un ruolo chiaro e netto nelle sue vesti di pubblico ufficiale e invece non lo fa tenendo posizioni ambigue per non scontentare parte del suo elettorato. La Sindaca della Città, tra i suoi compiti, ha anche quello di far rispettare le leggi, compresa quella sull’obbligo vaccinale, anche se non la condivide. Delle sue opinioni sui vaccini, legittime, ci interessa poco. Ci interessa invece la salute dei nostri bambini”.