Esplode un’auto: la ‘Ndrangheta colpisce ancora

Matteo Vinci, candidato alle ultime elezioni comunali di Vibo Valentia, è morto in un attentato: è rimasto vittima di un’autobomba. Il padre di Vinci è rimasto ferito nell’attentato, ma non riporta ferite mortali. I carabinieri ipotizzano che possa esserci la firma della ‘ndrangheta.

Un’altra vittima della ‘ndrangheta

Matteo Vinci stava uscendo di casa. Aveva acceso la sua auto. Ma non sapeva che sotto fosse stato piazzato un ordigno esplosivo, che si è attivato all’accensione della macchina. Le sue gambe sono rimaste incastrate, pare che l’ordigno gliele abbia fratturate, e l’uomo non è riuscito a fuggire.

L’auto, una Ford Fiesta a metano, è esplosa. Immediatamente, sul posto, si è recato il pm Mancuso, della Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro. Gli accertamento degli artificieri sono andati avanti per qualche ora. Gli investigatori, invece, hanno interrogato il padre di Vinci, prima di essere trasferito al centro grandi ustioni.

Al centro della disputa tra i Vinci e i Mancuso poche zolle di terreno

Pare proprio che al centro dell’interesse ci fosse il campo di proprietà dei Vinci, che non volevano cedere a Sara Mancuso, sorella dei boss dell’omonimo casato mafioso. Nel novembre del 2017, sia Sara Mancuso, sia Vinci, erano finiti dietro le sbarre per un litigio riguardo agli appezzamenti del terreno. I Vinci non volevano cedere le proprie zolle ai Mancuso.

Fonte foto: LaC News