Il test con la macchina della verità
Durante la missione ‘Apollo 11’, che ha portato Neil Armstrong ad essere ricordato come il primo uomo a mettere piede sulla Luna, Buzz Aldrin, l’altro astronauta in compagnia di Armstrong, ha dichiarato di aver avuto un incontro con un extraterrestre durante il celebre primo sbarco lunare del 1969.
Aldrin, che ha adesso 88 anni, è stato sottoposto ad un test con la più avanzata delle macchine della verità. La nuova tecnologia dell ‘Institute of BioAcoustic Biology’ in Albany, Ohio, ha dimostrato che Aldrin sia “completamente convinto” della veridicità delle sue affermazioni riguardanti i suoi incontri con una vita aliena.
Oltre al test della verità sono state analizzate anche tutte le interviste agli astronauti Gordon Cooper, Edgar Mitchell e Al Worden, quest’ultimo, pilota dell’Apollo 15, aveva dichiarato al ‘Good Morning Britain’ di aver visto degli extraterrestri nel corso della missione; conducendo un’analisi approfondita del tono della voce degli astronauti, Sharry Edwards, di ‘BioAcoustic’, ha dichiarato che Aldrin è certo di quello che ha visto anche se la mente logica “non può spiegarlo”.
Le dichiarazioni di Aldrin e degli altri astronauti
”C’era qualcosa là fuori, abbastanza vicina da essere osservata, una sorta di L”, queste le parole del secondo uomo a mettere piede sul nostro satellite.
Anche le registrazioni vocali degli astronauti Gordon Cooper, ultimo americano a volare nello spazio da solo, e Edgar Mitchell, astronauta della missione Apollo 14 che dichiarò nel 2009 di aver visto una moltitudine di UFO, sono state analizzate e anche questi hanno dato esito positivo al test. Cooper e Mitchell erano convinti di dire la verità.
La tecnologia alla base di questa macchina della verità è ancora top-secret ma è stato dichiarato che questi sono i test più affidabili al momento disponibili.
Mario Barba