Raid in Siria, le reazioni anche in Italia
Non sono tardate ad arrivare le reazioni di tutto il mondo ai raid sulla Siria portati avanti dall’alleanza USA – Gran Bretagna – Francia. La risposta più dura è arrivata dalla Russia, che ha garantito che le bombe su Damasco comporteranno “conseguenze”.
Ma anche il mondo politico italiano è intervenuto sulle tensioni internazionali diventate ormai pesantissime. Alle 10:30 ha parlato il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, che ha confermato la non partecipazione dell’Italia all’attacco. “Il supporto logistico che forniamo agli Stati Uniti, in questo caso particolare, abbiamo insistito e chiarito che non poteva in alcun modo tradursi nel fatto che dal territorio italiano partissero azioni direttamente mirate a colpire la Siria”.
Salvini: “Stiamo ancora cercando le armi chimiche di Saddam”
Molto più marcato il tweet del leader della Lega, Matteo Salvini: “Stanno ancora cercando le ‘armi chimiche’ di Saddam, stiamo ancora pagando per la folle guerra in Libia, e qualcuno col grilletto facile insiste coi ‘missili intelligenti’, aiutando per altro i terroristi islamici quasi sconfitti. Pazzesco, fermatevi”.
Posizione che non è piaciuta a Silvio Berlusconi, che ha invece detto che in questi casi “è meglio tacere”. Una prova ulteriore di come i rapporti nel centrodestra siano tutt’altro che buoni e di come sarà difficoltoso trovare una maggioranza parlamentare che possa formare un governo. Un governo che però, vista la situazione, diventa più che mai urgente.