Morto Vittorio Taviani: insieme al fratello, maestri del cinema italiano
Da tempo malato, si è spento a Roma all’età di 88 anni il grande regista Vittorio Taviani che, insieme al fratello Paolo, ha scritto alcune tra le pagine più importanti del cinema italiano.
Tra i suoi tanti capolavori, sempre scritti e diretti a quattro mani con il fratello, ricordiamo:
‘Caos’, ‘La notte di San Lorenzo’, ‘Cesare deve morire’ (Orso d’oro a Berlino), ‘Padre Padrone’ (Palma d’oro a Cannes nel ‘77).
Il loro primo film si chiamava ‘Un uomo da bruciare’, con Gian Maria Volonté, il quale si ispirava alla vita di Salvatore Carnevale, socialista attivo nel sindacato di Sciara, in provincia di Palermo, ucciso da alcuni sicari nel 1955. Il lungometraggio ebbe un forte impatto sulla critica che lo premiò con il ‘Premio della Critica’ alla ‘Mostra del cinema di Venezia’.
Gli inizi e i primi riconoscimenti internazionali
I loro due film successivi, ‘Sovversivi’ (1967) e ‘Sotto il segno dello scorpione’ (1969) avevano come protagonista sempre Gian Maria Volonté, ricordato per essere stato uno degli attori più versatili ed espressivi della storia del cinema italiano.
Con ‘San Michele aveva un gallo’ arriva il primo riconoscimento internazionale, dove a Berlino vince il ‘Premio Interfilm’;: ma è con ‘Padre Padrone’ che, nel 1977, riesce a conquistare pubblico e critica accaparrandosi la ‘Palma d’Oro’ e il ‘Premio della critica al festival di Cannes’.
Svariati sono gli altri riconoscimenti internazionali ricevuti da Vittorio, del quale non possiamo parlare, dal punto di vista cinematografico, senza introdurre anche il fratello Paolo, nel corso della sua lunga carriera, che ha portato a vette mai viste prima il cinema italiano nel mondo.
Mario Barba