Occhio a non ordinare da Starbucks: rischiate l’arresto (specie se siete di colore)

Starbucks, nota catena americana di caffetterie,  è entrata nell’occhio di un vero ciclone. All’interno di uno dei loro punti vendita, infatti, due uomini di colore sono stati arrestati per futilissimi motivi ed il gesto ha scatenato durissime reazioni sui social. Si parla esplicitamente di razzismo.

Due uomini di colore arrestati: volevano usare il bagno ma non avevano ordinato

I fatti, che sono stati interpretati dagli utenti dei social come un atto estremo di razzismo, risalgono al 12 aprile 2018. Due uomini di colore, entrati in una delle caffetterie Starbucks di Philadelphia (Pennsylvania), sono stati arrestati perché volevano utilizzare il bagno ma non avevano ancora effettuato un’ordinazione. I commessi del negozio- forse credendo che non avessero intenzione di consumare- hanno prima chiesto ai due di allontanarsi, salvo poi chiamare la Polizia quando gli uomini si sono rifiutati di lasciare la caffetteria. I poliziotti, una volta giunti, hanno chiesto ai due per altre tre volte di lasciare il locale. Al terzo rifiuto li hanno arrestati e portati al Distretto di Polizia, dove sono stati rilasciati per mancanza di prove. Il video dell’arresto dei due uomini è stato pubblicato online.

Starbucks, le scuse della catena pubblicate online

Starbucks ha cercato di correre ai ripari, scusandosi per l’increscioso incidente. Le scuse sono state porte personalmente, da Kevin Johnson, Amministratore Delegato della società: “Chiediamo scusa alle due persone coinvolte e ai nostri clienti e siamo molti dispiaciuti che questo episodio abbia portato a un arresto”, ha postato Johnson sull’account twitter ufficiale di Starbucks. “Stiamo rivedendo le nostre procedure e ci stiamo impegnando con la comunità e il dipartimento di polizia per fare in modo che questo tipo di situazioni non capitino più, in nessuno dei nostri negozi”. Ma questo non basta a placare gli animi e le polemiche. Così gli utenti dei social hanno lanciato l’hashtag #BoycottStarbucks, nella convinzione condivisa che l’arresto sia stato perpetrato per motivi di odio razziale.

Maria Mento