Tre giorni di violenti scontri tra polizia e manifestanti, almeno dieci morti

E’ un drammatico scenario di guerriglia urbana, con scontri che hanno provocato almeno dieci morti. Accade in Nicaragua dove i violenti scontri tra polizia e manifestanti fanno seguito ad una serie di cambiamenti introdotti dal governo del presidente Daniel Ortega che porteranno a maggiori contributi dei lavoratori a fronte di pensioni più basse. I disordini sono proseguiti per almeno tre giorni con migliaia di pensionati, studenti ma anche uomini d’affari scesi in piazza per manifestare contro i cambiamenti; tra le vittime, dieci oltre a decine di feriti, vi è anche un ufficiale di polizia ucciso a colpi d’arma da fuoco nella capitale del Paese, Managua; l’ondata di proteste ha provocato anche la morte di un giovane manifestante. Si tratta dell’ondata di protesta più grande e violenta da quando Ortega è entrato in carica nel 2007: il presidente potrebbe essere disposto a negoziare e il dialogo rimane aperto ma gli scontri non si placano. Tanto che venerdì scorso è stato schierato l’esercito in difesa degli edifici governativi e solo in serata il governo ha confermato la volontà di aprire i colloqui con i manifestanti.

Scontri manifestanti-polizia, le modifiche introdotte dal governo

Le modifiche introdotte dal governo in merito alla sicurezza sociale, tali da portare i manifestanti a scontri violenti contro la polizia che ha risposto al lancio di pietre e ai roghi appiccati in strada lanciando lacrimogeni, provocherebbero un aumento dei contributi al sistema di sicurezza sociale di lavoratori e datori di lavoro. Ma ridurranno la somma che i lavoratori riceveranno una volta andati in pensione.

Violenze in piazza, la condanna dell’Onu

Dall’ufficio dei diritti umani delle Nazioni Unite sono arrivate parole di condannna per la violenza contro i manifestanti: il vicepresidente ha paragonato ai politici a vampiri che si nutrono di sangue pensando che con questo otterranno progressi nella loro agenda politica. Liz Throssell, portavoce dell’ufficio per i diritti umani dell’Onu, ha sottolineato che il Nicaragua “deve rispettare i propri obblighi internazionali per garantire che le persone siano in grado di esprimere liberamente il proprio diritto di liberta di espressione e di riunirsi pacificiamente”.

Daniele Orlandi