“Non rilasceremo alcun bollettino medico”: la privacy più importante della vita di Alfie?

Alfie sopravvive alla notte, l’ospedale non pubblica bollettino medico

Alfie continua a lottare per la sua vita

Al centro di una serrata battaglia legale, Alfie Evans, bambino di 23 mesi affetto da una malattia neurodegenerativa, ha smentito il parere dei medici riuscendo a sopravvivere alla notte, nonostante fossero stati staccati i macchinari che lo tenevano in vita alle 21:21 di ieri sera. Stando a quanto annunciato dai medici, infatti, in seguito allo spegnimento dei macchinari il bambino sarebbe dovuto morire entro mezz’ora ed invece ha continuato a respirare (grazie ad una bombola d’ossigeno) fino a questa mattina, convincendo il personale dell’Alder Hey Hospital di Liverpool a fornirgli ulteriore ossigeno e acqua.

Intanto dall’ospedale la direzione medica fa sapere che non verranno date informazioni sullo stato di salute di Alfie per rispetto della privacy del bambino: “Non rilasceremo alcun bollettino medico per rispetto della privacy di Alfie e della sua famiglia”. Decisione che ha indispettito non poco chi spontaneamente si è unito alle proteste per la decisione di sospendere i trattamenti, presa dall’ospedale e dalla Alta Corte britannica.

La sopravvivenza di Alfie porta a fissare una nuova udienza

Le notizie riguardanti lo stato di salute di Alfie, che di fatto smentiscono la diagnosi dei medici, hanno convinto l’alta corte britannica a fissare un’altra udienza per ridiscutere il diniego al trasferimento del piccolo. L’udienza è fissata per le 15:30 (16:30 ora italiana) a Manchester, nel frattempo dall’ospedale Santo Bambino di Gesù di Roma fanno sapere che un aereo corredato di respiratore è pronto ad accogliere il piccolo per il trasferimento in Italia. In molti sperano che questa sia la volta buona per permettere al bimbo ed alla famiglia di effettuare il trasferimento nell’ospedale italiano.