In una situazione politica, sociale ed economica come la nostra, gli sbarchi clandestini continuano a fare parlare. C’è chi li ritiene giusti e chi, invece, pensa che siano un problema gravoso per l’Italia e che non riusciremo mai ad aiutare tutti. Poi c’è chi pensa che non dovremmo affatto aiutarli. Una situazione intricata e difficile, che non trova pace.
Gli avevano ordinato di lanciarsi tra la folla
È in questo scenario che si colloca l’arresto di un migrante del Gambia. L’arresto dell’uomo è avvenuto a Napoli, durante un’operazione antiterrorista condotta dalla polizia e dai carabinieri. La Procura lavora giornalmente per scovare possibili terroristi in Italia e si era fatto il nome di Alagie Touray come possibile sospettato.
Touray stava mettendo a punto un attentato. L’uomo aveva addirittura richiesto asilo politico, ma la pratica affinché fosse accettato era tutt’ora in valutazione.
L’uomo era arrivato in Italia da un anno
Dopo l’interrogatorio, l’uomo ha ammesso che qualcuno gli aveva ordinato di gettarsi tra la folla, servendosi di un’auto. l’uomo abitava a Pozzuoli,in provincia di Napoli, da circa un anno. Il suo arrivo in Italia era avvenuto il 22 marzo 2017, insieme ad altri centinaia di migranti.
L’intervento della polizia e dei carabinieri è stato fondamentale per sventare l’attentato.
Fonte foto: ANSA