Si è accasciato al suolo nello spogliatoio
Stroncato da un malore subito dopo la partita di calcetto. Se n’è andato così Pietro Bellè, 32 anni, bagnino di San Giuliano Terme (Pisa). Il giovane aveva deciso di trascorrere una serata con gli amici all’insegna dello sport. Era la prima volta che andava a giocare, come conferma la signora Patrizia, mamma del ragazzo.
“Era la prima volta che partecipava a una partita di calcetto – ha detto la signora al quotidiano “La Nazione” – Non è neppure un amante del pallone”.
Pietro si è sentito stanco durante il match, tanto che aveva deciso di sedersi a bordo campo per riprendere fiato. In un primo momento ha pensato che il tutto fosse dovuto ad un brusco calo di zuccheri, come spiega la sorella Valentina agli organi di stampa.
Nemmeno il defibrillatore gli ha salvato la vita
Una volta rientrato nello spogliatoio, Pietro ha accusato un dolore al petto. Gli amici hanno provato a convincerlo a chiamare un’ambulanza, ma il 33enne ha risposto che non ce n’era bisogno perchè cominciava a sentirsi meglio.
Ma dopo qualche istante, il giovane ha smesso di parlare e si è accasciato al suolo, sotto lo sguardo attonito degli amici. La struttura era fornita di defibrillatore: è stato il presidente dell’Asd Five to five, Giorgio Ciampi, ad usare per primo l’apparecchio. Ma il cuore di Pietro ha risposto solo alla prima scarica. Poi più nulla. Nemmeno un massaggio cardiaco è servito a salvargli la vita.
Pietro Bellè era anche un volontario della Croce Rossa e dei vigili del fuoco. “Un fratello per tutti”, ha ripetuto la madre.