Addio alla festa del papà, lo decide un asilo di Roma

La festa del papà potrebbe essere abolita in rispetto alle trasformazioni sociali che stanno avvenendo nella nostra società? Pare proprio di sì. O almeno, questo è quanto ha deciso di fare un asilo di Roma, con la ricorrenza del 19 marzo scorso, istituendo la festa della famiglia.

La festa del papà abolita: ci pensa l’asilo nido Chicco di Grano

La festa del papà potrebbe turbare tutti quei figli che crescono in famiglie omogenitoriali. Per questo e per non discriminarli, l’asilo nido Chicco di Grano ha deciso che si festeggerà, ma in maniera diversa. Ci sarà una festa non dedicata al papà, bensì a tutta la famiglia. “Abolita”, quindi, anche la festa della mamma, nel segno dell’uguaglianza e delle pari opportunità dovute a tutti i bambini. A sostenere le iniziative dell’asilo nido, sito nel quartiere Ardeatino, anche il Municipio VIII.  La decisione è stata comunicata dal funzionario educativo dell’asilo in una nota ufficiale inviata ad inizio aprile: “Nella sezione grandi del nido come non è stata celebrata la festa del papà, non si farà nemmeno quella della mamma. (…) Stiamo organizzando una giornata di attività e di laboratori aperti alle famiglie per favorire una maggiore conoscenza delle stesse (…)”.

Festa del papà abolita: la decisione ha già sollevato controversie

La decisione di abolire la festa del papà, seppur soltanto nell’asilo Chicco di Grano e non ufficialmente nel resto d’Italia, sta facendo discutere e anche parecchio, specialmente da quando la notizia ha avuto risalto nazionale grazie ai media. C’è, tra gli oppositori che non apprezzano l’iniziativa, chi sostiene che non discriminare i figli di coppie omosessuali cancellando due festività radicate nella tradizione popolare sia lesivo e discriminatorio nei confronti degli altri bambini. Questa, ad esempio, è la posizione dell’associazione Articolo 26 che ha parlato di “discriminazione al contrario”.

Maria Mento