Un paese fantasma, raso al suolo prima dal terremoto e poi dalle opere di rimozione delle macerie. Appare così Amatrice, nelle immagini aeree realizzate con l’utilizzo di un drone in volo sul comune laziale colpito, lo scorso anno, dal devastante terremoto che ha spazzato via il suo centro storico. Una sorta di paesaggio lunare circondato dalle verdeggianti montagne, là dove fino alla notte del 24 agosto, giorno del violento sisma, c’erano le case colorate, le suggestive e caratteristiche botteghe, la chiesa, a comporre un grazioso centro che richiamava turisti da ogni parte d’Italia.
La drammatica trasformazione di Amatrice
Oggi, con le macerie rimosse al 50% del totale, di quel centro storico restano solo i ricordi sempre più affievoliti, tenuti vivi dalla ferma volontà di ricostruirlo. A conferma di ciò, vi sono anche le recenti dichiarazioni dell’assessore regionale al Lavoro e nuovi diritti e Politiche della ricostruzione della Regione Lazio: “Va avanti la rimozione delle macerie, ad oggi abbiamo rimosso circa il 50% del totale e si prevede di completare i lavori entro 6 mesi”
Rimozione macerie di Amatrice, parla l’assessore regionale
“A inizio maggio – ha proseguito – ripartono i lavori del primo lotto della nuova gara da 20 milioni di euro per la rimozione delle macerie nelle frazioni di Amatrice. A seguire verrà completata la rimozione nelle frazioni e nei centri storici di Amatrice ed Accumoli”. Per i residenti le speranze di vedere le proprie abitazioni ricostruite rimangono anche se, e le recenti immagine aeree drammaticamente lo ricordano, il percorso per riportare Amatrice al suo passato splendore è ancora impervio.
Daniele Orlandi